Cory Doctorow in Italiano

25 dicembre 2009

Torna il Grande Fratello di Orwell, nel romanzo del guru del web Cory Doctorow

Filed under: Recensioni — yanfry @ 23:43
Tags: , ,

Posted on 30. Oct, 2009 by Gio in Lifestyle

A scene apocalittiche, da periferia in declino, con un tiranno ben addestrato a mantenere tutti sotto gli stretti confini del proprio volere, non ci ha abituati solo la letteratura, ma anche la Storia.

Senza scomodare dittatori esistiti veramente, basta andare a rileggere 1984 di George Orwell, un capolavoro di realismo e cinismo, in cui si racconta in un mondo governato dalle leggi del Grande Fratello, che tutto vede e tutto sente.

Sebbene molti abbiano tentato di ricreare quelle atmosfere e quegli scenari, sebbene la cinematografia mondiale pulluli di esempi simili, nessuno ha mai raggiunto la maestria di Orwell.

Il 5 Novembre prossimo, il guru del web Cory Doctorow, secondo Forbes uno dei 25 uomini più influenti della rete, arriva in libreria con X (Little Brother), liberamente ispirato a 1984. Cambiano i tempi, cambiano le mode e i meccanismi, ma, secondo Doctorow, c’è sempre qualcuno che controlla e gestisce i comportamenti dell’altro.

In una scuola di San Francisco, il preside, moderno Grande Fratello, controlla che nessuno esca dall’istituto attraverso mezzi tecnologici sofisticatissimi. Un ragazzino, geniale hacker, riesce sistematicamente a sfuggire ai controlli e a divertirsi, liberi per la città. Finchè un giorno, durante un attacco terroristico, vengono coivolti in questa cosa più grande di loro e, interrogati e torurati dalla polizia, si ritrovano immersi in una spirale di violenza e terrore.

C’é un modo per controllare la gente su Internet senza fare danni alla libertà, alla privacy e ai diritti umani di persone che non fanno niente di male? Non esiste – spiega l’autore- non c’é alcun modo di monitorare le ‘cattive azioni’ sulla Rete senza fare violenza alle ‘buone azioni’ sulla Rete. Penso che i governi stiano assolutamente provando a controllare Internet perché hanno paura dei nuovi sistemi di informazione e organizzazione. Ma anche se lavorano a stretto contatto con i media, o addirittura li possiedono, finalmente la gente ha con la Rete l’opportunità di diffondere il proprio pensiero in maniera indipendente“.

Un libro di quasi 400 pagine (12 Euro, Newton compton), che racconta un probabile futuro, molto più duro di quello letterario. Proprio perché sarà vero, e a viverlo potremmo essere noi.

Fonte:http://blogposh.com/cory-doctorow-nuovo-libro-x/

Licenza CC: http://creativecommons.org/licenses/by-nd/2.5/it/

24 dicembre 2009

X – Little Brother

Filed under: Ebook — yanfry @ 09:22
Tags: , ,

Cory Doctorow

X

ISBN 978-88-541-1629-0

Pagine 336

Euro 14,90

Dal guru dei new media un avvincente romanzo che è anche un manifesto contro tutti i totalitarismi

Scarica i primi capitoli in anteprima!

Nella severissima Chavez High School, a San Francisco, il preside ha installato un sistema ultramoderno per monitorare le attività degli studenti minuto per minuto. Ma uscire dalla scuola senza permesso non è mai stato un problema per Marcus, noto sul web come “w1n5t0n”: lui conosce tutti i segreti della rete ed è in grado di neutralizzare qualsiasi dispositivo di sorveglianza. E mentre i compagni rimangono a scuola, Marcus e i suoi amici Darryl, Vanessa e Jolu si divertono per le strade della città. All’improvviso una terribile esplosione: il più efferato attacco terroristico della storia distrugge il centro di San Francisco, e i quattro, al posto sbagliato nel momento sbagliato, vengono arrestati perché ritenuti coinvolti nella strage. Chiusi in carcere senza alcun processo e torturati perché confessino, i ragazzi sperimentano sulla loro pelle la violenza e la crudeltà della polizia. Grazie a una console modificata per accedere ai sistemi informatici del governo, w1n5t0n darà vita a una comunità di ribelli non violenti, intenzionati a combattere e arginare lo strapotere del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Perché, per chi odia la guerra e la violenza, la tecnologia e l’informatica sono le uniche armi possibili.

«Riuscitissimo brivido di carta…non una favola apocalittica ma una metafora a salvaguardia della democrazia.»
Gian Paolo Serino, il Venerdì di Repubblica

«X è la storia di un gruppo di hacker poco più che ragazzini che riescono a mettere in crisi un sistema totalitario che ha preso l’avvento grazie alla paura degli attentati terroristici.»
Ansa

«Un libro che ci parla di un universo totalitario attraverso gli occhi di giovani adolescenti che frequentano un college di San Francisco.»
Il Giornale

«Cory Doctorow, uno dei più influenti guru della new economy, racconta una storia inquietante e indimenticabile che ricorda l’epica lotta di Davide contro Golia e 1984 di George Orwell.»
Andrea Marrone, Vero

«Un libro meraviglioso, importante… Il migliore che io abbia letto quest’anno. Mi ha fatto venire voglia di tornare tredicenne…»
Neil Gaiman, autore di Coraline e Il figlio del cimitero

«La storia eccitante della rivincita dei nerd: crudele, necessaria e liberatoria!»
Scott Westerfeld, autore di I diari della mezzanotte e Brutti

«Conosco molti autori di fantascienza che scrivono del mondo cyber, ma Cory Doctorow è davvero una forza della natura. E ha un sacco di cose da dirci.»
Bruce Sterling, autore di Cronache dal basso futuro e La matrice spezzata

«Una storia credibile ed entusiasmante in una San Francisco non troppo lontana nel futuro… Ricca di dialoghi taglienti e descrizioni mozzafiato… Un piccolo capolavoro.»
Publishers Weekly

«I lettori resteranno semplicemente deliziati dai tentativi di Marcus di mettere in piedi una tecno-rivoluzione… Leggetelo, è un libro che scotta.»
Booklist

22 dicembre 2009

Cory Doctorow vince il Prometheus

Filed under: Melting pot — yanfry @ 13:35
Tags: , ,
Che cosa hanno in comune Doctorow e Tolkien? Secondo la Libertarian Futurist Society hanno scritto opere che promuovono la libertà e miritano il loro premio

Cory Doctorow mostra Little Brother

La Libertarian Futurist Society, fondata nel 1982 con lo scopo di riconoscere e promuovere la migliore fantascienza libertaria, ha annunciato il vincitore dell’edizione di quest’anno del Prometheus Award, con un mese di anticipo rispetto alla cerimonia di premiazione che si svolgerà  alla Anticipation, la 67ma edizione della World Science Fiction Convention, che si terrà tra il 6 e il 10 agosto a Montreal, Quebec, in Canada.

Il premio dedicato al miglior nuovo romanzo è andato a Little Brother di Cory Doctorow (pubblicato negli USA dalla Tor Books). Gli altri finalisti erano Matter (Iain Banks), The January Dancer (Michael Flynn), Saturn’s Children (Charles Stross) e Half a Crown (Jo Walton).

Oltre che la prima vittoria, si trattava anche della prima nomination per Doctorow a questo premio, che in passato ha visto vincere tra gli altri Stross, Ken MacLeod, John Varley, Neal Stephenson e Vernor Vinge.

In Little Brother il protagonista Marcus Yallow, un giovane studente, viene arrestato dal governo nel periodo isterico seguito a un attacco terroristico e trattato in maniera rude quando cerca di far valare i propri diritti. Dopo essere stato rilasciato Marcus si adopera allora per far si che i privati cittadini possano comunicare tra loro e organizzarsi al di fuori del controllo governativo. L’enfasi del romanzo di Doctorow è proprio su come la gente trovi il coraggio di rispondere all’oppressione, motivata o meno.

E’ stata anche decisa l’opera vincitrice della categoria Hall of Fame, che premia invece i classici. Dopo essere stato nominato diverse volte negli ultimi anni, il premio è andato a The Lord of the Rings (Il Signore degli Anelli), di J.R.R. Tolkien.

La motivazione è per la presenza nella trilogia della lotta tra la libertà e una tirannia assoluta, oltre alla pericolosa tentazione del potere sopra gli altri. Sono gli stessi uomini comuni (gli hobbit) che combattono perché il loro mondo non cada sotto il dominio di un solo dittatore.

Tra i vincitori del passato in questa categoria ricordiamo Burgess, Heinlein, Anderson e anche Patrick McGoohan con The Prisoner.

Fonte: http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/12607/cory-doctorow-vince-il-prometheus/

20 dicembre 2009

Cory Doctorow e l’Hugo sfumato

Filed under: Melting pot — yanfry @ 22:13
Tags: , ,
Lo scrittore canadese pubblica sul blog Boing Boing il suo discorso di accettazione del premio Hugo per il miglior romanzo. Che, purtroppo, non ha potuto pronunciare.

Cory Doctorow

Anche stavolta, Cory Doctorow non ce l’ha fatta.

Era la seconda volta che arrivava in finale all’Hugo — la prima volta era successo tre anni fa, con un racconto lungo dal titolo impegnativo, I, robot — eppure questa volta sembrava che le stelle fossero davvero allineate: aveva ben due candidature, nel romanzo e nel romanzo breve; giocava in casa, in Canada; e soprattutto il romanzo col quale era candidato, Little Brother, è davvero uno di quei testi importanti, che lasciano il segno. Non possiamo dare una valutazione sulla qualità dei testi, non avendoi letto né il romanzo vincitore di Neil Gaiman The Graveyard Book né il libro di Doctorow, ma la sensazione, conoscendo i due autori e per quanto abbiamo letto dei due libri, è che non ci sarebbe nulla di strano se il libro di Gaiman fosse più bello, ma che comunque il libro di Doctorow fosse più importante.

Comunque, non è andata.

Con classe difficile da eguagliare, Doctorow ha subito fatto i complimenti ai vincitori sul blog Boing Boing (ormai una delle testate più lette del pianeta) e ha anche pubblicato il suo discorso di accettazione dell’Hugo. Che, purtroppo, non ha potuto leggere.

“This is one of the finest moments in my life” dice Doctorow, “Questo è uno dei momenti più belli della mia vita, la realizzazione di un sogno che ho inseguito fin da quando per la prima volta ho messo su carta un racconto, nel 1977: avevo solo sei anni. I miei amici sanno che seguo gli Hugo come i fan del baseball seguono le finali di campionato, pestando i piedi e gridando quando i libri e i racconti di autori e curatori che mi stanno a cuore vengono riconosciuti dai membri della WorldCon.”

Il discorso prosegue con una serie di ringraziamenti, per concludersi con un auspicio. “L’antico sogno dell’accesso universale a tutta la conoscenza umana e il coordinamento semplice per agire su questa conoscenza è alla nostra portata. Se solo riusciremo a mantenere la rete libera e aperta, resistendo ogni volta che i quattro cavalieri dell’infocalisse — i pedofili, i pirati, i criminali e i terroristi — verranno usati come pretesto per chiuderla, allora noi potremo fare tutto.”

Il testo completo è all’indirizzo www.boingboing.net/2009/08/10/hugo-award-winners-a.html

Autore: S* – Data: 10 agosto 2009 – Fonte: Boing Boing

Little Brother di Cory Doctorow

Filed under: Recensioni — yanfry @ 13:14
Tags: ,

Cory Doctorow è un giornalista e scrittore canadese, anche noto come blogger  e coeditore del famoso Boing Boing. È un attivista in favore delle leggi che liberalizzano i copyright e sostenitore delle licenze Creative Commons. La maggior parte dei suoi libri sono scaricabili gratuitamente da Internet.Temi ricorrenti della sua opera sono i diritti digitali, la sicurezza informatica e  la tecnologia più in generale. Nel suo ultimo romanzo, Little Brother, non ancora tradotto in Italia (pubblicato a novembre dalla Newton Compton), racconta la storia di un gruppo di hacker poco piu’ che ragazzini che riescono a  mettere in crisi un sistema totalitario che ha preso l’avvento grazie alla paura di attenti terroristici. Richiama esplicitamente, gia’ nel titolo, la famosa opera 1984 di George Orwell.

Da un’intervista di Damien G Walter, guardian.co.uk, Tuesday 25 November 2008, in cui Cory Doctorow spiega perchè non è tanto interessato nel predire il futuro usando la fantascienza, quanto nell’influenzarlo.

” Sono un presentista, ” dice, sorridendo largamente mentre si appoggia all’indietro sulla sua sedia. ” Tutti gli scrittori di fantascienza, che lo ammettano o no,  scrivono metaforicamente sul presente. Estrapolare il futuro significa in  realtà commentare l’oggi.”  Il suo ultimo romanzo, Little Brother, è un manuale contro-culturale per la gioventù moderna, che descrive un teenager pratico di nuove tecnologie, Marcus, alle prese con un sinistro Department for Homeland Security che sta sulle tracce di un attacco terroristico a San Francisco.  E’ ambientato in un futuro romanzato così vicino da essere già qui con noi.

” Il lavoro di uno scrittore di  fantascienza, storicamente, è stato quello  di capire come la tecnologia ed i fattori sociali interagiscono, ” dice, ” come la tecnologia sta cambiando la società. Il compito di un’ attivista è di provare a dirigere questo cambiamento .”  Questa volta il suo messaggio è diretto ai lettori adolescenti che indossano i jeans da skaters  e  T-shirts.  Doctorow  oggi ha voglia di scherzare ” Se non hai letto il Manuale di Cucina Anarchico quando avevi 16 anni non hai anima”, dice. ” Se ancora lo stai leggendo quando hai 36 non hai cercello” (lui stesso ne ha 37, ma anche se ha abbandonato l’ anarchismo,  chiaramente  non si è adagiato nel conservatorismo della mezza età) ” La mia speranza è che Little Brother sia un verbo e non un nome, una cosa da fare, non soltanto un libro da leggere, ” continua. ”  Dove la riflessione sul futuro e l’ influenza su di esso,  convergono”.

Questo desiderio di capire il futuro, il cambiare qui ed ora è ciò che condivide con alcuni dei più grandi scrittori di fantascienza, compresi quelli che cita  come influenze come William Gibson, Neal Stephenson e Bruce Sterling . E’ un  percorso che persegue  dal 1992, quando partecipò a un workshop di fantascienza (Clarion)  di sei settimane diretto da  un altro scrittore di fantascienza interessato  al mondo come è oggi, James Patrick Kelly. ” [Kelly] mi definì  un asshole (cazzone, buco-di-culo) e mi disse che  il mio lavoro di allora era soltanto pirotecnica  verbale senza alcuna profondità, ” dice Doctorow. ” Mi disse che  avevo bisogno  di  imparare a sedermi ad una tastiera e aprire la vena.” Quello fu un  consiglio che gli avrebbe preso circa 5 anni  di trattamento, ma è ciò che  lo ha spinto nella posizione attuale,  in cui  la sua fiction sta guadagnando il suo genere di pubblico e può cominciare a influenzare l’opinione.  ” Le Communities  sono sovrane, ” spiega. ” Se un libro viene adottato come indicatore di identità da un gruppo sociale, guadagna un secondo uso che va oltre la lettura, verso la partecipazione alla comunità che gira intorno a esso”.

Fra i fondatori del blog  Boing Boing,  e in quanto cronista per il Guardian del sito di  tecnologia, Doctorow non è estraneo  ai dibattiti contemporanei sulla sicurezza in Internet, sul copyright elettronico e sulla privacy. In quanto membro dell’Electronic Frontier Foundation, Doctorow inoltre partecipa all’Open Rights Group e alla Participatory Culture Foundation. Ma malgrado le sue preoccupazioni circa  i progetti del governo  di controllare le comunicazioni elettroniche, resta ottimista circa il potenziale della rete. Egli stesso ha usato la rete per costruire un vasto pubblico per il suo romanzo on line, pubblicandolo gratuitamente con licenze Creative Commons sul suo sito Web, Craphound.com.

Il blog: craphound.com/

Il sito: boingboing.net/

Fonte: http://geigerdysf.splinder.com/post/20431045/Little+Brother,+di+Cory+Doctor

19 dicembre 2009

Come individuare delle telecamere nascoste nei muri

Filed under: Melting pot — yanfry @ 01:54
Tags: , , ,

Cory Doctorow, oltre ad essere una delle quattro menti del progetto Boing Boing, è l’autore di Little Brother, un libro per ragazzi in cui tre bambini utilizzano a proprio favore la tecnologia per riconquistare i diritti civili che l’Homeland Security Department vorrebbe negare. Su Instructables si trovano diversi tutorial ispirati al libro e quello che abbiamo trovato oggi, su segnalazione dello stesso Doctorow, potrebbe fare il paio con l’how-to che ci insegnava ad accecare le videocamere di sicurezza che quotidianamente minano il nostro diritto alla privacy. Molte di queste telecamere non sono facilmente individuabili, nonostante per legge il cittadino dovrebbe sapere se viene ripreso. Come fare dunque a scoprire se nella stanza in cui ci troviamo è nascosto un minuscolo dispositivo di questo tipo?

Semplicissimo: basta utilizzare una torcia elettrica e un rotolo di cartone come quello della carta igienica. Teniamo un occhio chiuso e con l’altro guardiamo attraverso il tubo di cartone. Allo stesso tempo portiamo la torcia all’altezza degli occhi e in questo modo scansioniamo la stanza. Bisogna prestare attenzione a dei piccoli e rapidi riflessi di luce, che potrebbero rivelare la minuscola lente di una telecamera nascosta nel muro. Per rendere inutilizzabile la video camera basta coprirla con un del nastro adesivo, con un foglio o un pezzo di cartone. Naturalmente i tutorial di questa serie sono destinati ai più piccoli, ma sono utili anche anche a quei genitori che vogliono educare i propri figli ad una maggiore coscienza delle libertà civili, che in questi ultimi anni stiamo dando un po’ troppo per scontate.

Un’ultima curiosità. Dal numero di questo mese di XL apprendo che Cory Doctorow, che io conoscevo solo per l’attività on-line, è molto stimato niente meno che da William Gibson, il creatore del genere Cyberpunk. Nel suo ultimo libro Gison aveva commesso un errore tecnico: “…il GPS non funziona all’interno delle case. Cory Doctorow me l’ha detto quando pensavo che il libro fosse già in stampa, ed ero distrutto. Poi fortunatamente ho scoperto che c’era ancora tempo così sono riuscito a fare i cambiamenti all’ultimo minuto. Cory ha avuto l’idea della triangolazione dei segnali in tre ripetitori cellulari vicini e l’ho elaborata nel libro. Mi ha salvato la faccia per ben due volte”. Dall’articolo “Sterling VS Gibson” di Bruce Sterling, XL di Maggio 2008.

Pubblicato sabato, 10 maggio 2008

Fonte: http://www.readymady.com/come-individuare-delle-telecamere-nascoste-nei-muri/

Blog su WordPress.com.