di Andreas
An English version of this foreword is available as a comment to the original English post by Claude Almansi.
Libertà, interessi consolidati, editoria, gestione dei diritti d’autore, impiego degli strumenti di Internet, strategie di apprendimento, lettura e ascolto in altre lingue. Cosa vuol dire essere un autore nel cyberspazio, cosa vuol dire essere un lettore o un ascoltatore nel ciberspazio, cosa vuol dire oggi essere un autore, o un lettore, o ambedue? Questi sono alcuni temi che si possono sviluppare intorno al post Learning from Doctorow’s ‘With a Little Help’, scritto recentemente da Claude Almansi.
Il contenuto dei racconti di Cory Doctorow ed anche il suo esperimento di auto-pubblicazione, sono ricchi di spunti per insegnamenti che abbiano qualche attinenza con le tecnologie di informazione e comunicazione, l’alfabetizzazione informatica e i media digitali. Nel suo post, Claude Almansi, ci dà alcuni suggerimenti specifici per impiegare a fini formativi questo lavoro.
Poiché mi piacerebbe utilizzare queste idee con i miei studenti nel semestre imminente, ho tradotto qui il post originale di Claude.
Oggi l’idea di riutilizzare materiali didattici va molto in voga. Si materializzano così nuovi “oggetti” e proliferano gli acronimi, come Learning Objects, Shareable Courseware Objects, Learning Object Metadata, Instructional Management Systems. Probabilmente, sono oggetti utili, se usati appropriatamente e posti nel contesto giusto.
Tuttavia, spesso mi sembra che questo specie di ossessiva reificazione abbia a che vedere, in qualche modo, col vender l’anima al diavolo: tu ottieni degli oggetti che ti sembrano quelli giusti per fare il tuo lavoro ma poi, in pratica, salta fuori che questi si rivelano inappropriati se non addirittura fasulli. Questo tipo di preoccupazione è del resto abbastanza comune – si veda ad esempio la recente nota di Stephen Downes o questo post di Antonio Fini. Ad essere sincero, anche le Open Educational Resources finiscono col causarmi sensazioni claustrofobiche, malgrado l’aggettivo “open”.
Forse, quello che temo è questa idea della cosa preassemblata, che è in contrasto stridente con l’attitudine che ritengo debba esser propria dell’insegnare, vale a dire perenne adattamento.
Mi piace pensare che l’insegnante del (prossimo) futuro sarà un maestro della caccia alle idee nel cyberspazio, rimanendo allo stesso tempo capace di adattare tali idee alla realtà dei propri studenti. Nessuna necessità di oggetti.
Per questo mi piace così tanto la prospettiva offerta da Claude nel suo post.
Questo racconto è tratto dalla nuova collezione di Cory Doctorow, “Con un piccolo aiuto”. Visita
craphound.com/walh per comprare l’intero audiolibro su CD, una copia tascabile in una delle 4 cover, o un’edizione super-limitata con copertina rigida.
Questo racconto, e l’intera opera “Con un Piccolo Aiuto”, sono rilasciate con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo.
Copiatelo, condividetelo, trasformatelo. Come disse Woody Guthrie:
“Questa canzone è protetta da copyright negli Stati Uniti, con registro numero 154085, per un periodo di 28 anni, e chiunque venga sorpreso a cantarla senza il nostro permesso sarà un nostro grande amico, perché non ce ne frega un bel niente. Pubblicatela, scrivetela, cantatela, swing-atela, yodel-atela. Noi l’abbiamo scritta, ed è tutto quello che volevamo fare.”
(Dalla introduzione a tutte le letture registrate delle storie raccolte in Cory Doctorow “Con un piccolo aiuto” 2010)
Il modello di business del soffione [1]

Da: “Think Like a Dandelion” di C. Doctorow. BoingBoing. Licenza BY-NC Creative Commons
Un fatto che ha sconcertato molti. Quando, durante il
meeting su copyright e Internet (Cinéma Tous Ecr@ns) che si è tenuto nel 2009 al festival di Ginevra “Cinéma Tous Ecr@ns”, Philippe Aigrain ed io abbiamo citato l’esempio di Cory Doctorow per fare capire come i modelli di business basati sia sulla vendita che sulla distribuzione di opere con licenze Creative Commons potrebbero funzionare, l’esponente della
SSA (Société Suisse des Auteurs
[2]) ha obiettato: “Scommetto che non gli farebbe piacere che altri offrano i suoi racconti sui loro server”.
Noi abbiamo spiegato che questo era precisamente quello che Doctorow invitava a fare, citando a memoria il saggio di Doctorow “Pensa come un soffione”
[3] (pubblicato in
Locus e riassunto in
BoingBoing nel 2008). L’esponente della SSA è rimasto alquanto sconcertato. Speriamo che sia rimasto abbastanza incuriosito da andare a ricercare le fonti. Ecco qua un estratto dalla versione di BoingBoing:
… I mammiferi si fanno carico di ciò che succede a ciascuno dei propri figli, invece i soffioni si preoccupano semplicemente che in ogni fessura di ogni marciapiede crescano dei soffioni. La prima strategia funziona quando la riproduzione è un processo costoso, mentre la seconda funziona meglio quando la riproduzione è praticamente gratis – come in Internet …
“Con un piccolo aiuto”: un esperimento di auto-pubblicazione
Ovviamente, Doctorow stesso racconta gli scambi di opinione avuti con molti scettici del genere, ma anche con critici che seguono la linea opposta, cioè che gli chiedono perché non va fino in fondo, occupandosi anche della pubblicazione e della stampa. Da qui la nascita del progetto “Con un piccolo aiuto”, annunciato da Doctorow e descritto in una
serie di articoli pubblicati nel Publishers Weekly dal 20 Ottobre 2009 al 20 Dicembre 2010. E come accenna nell’introduzione alle versioni audio che ho citato all’inizio, in
craphound.com/walh sono disponibili altre spiegazioni, anche di natura logistica e economica.
Versioni testo e audio in vari formati, da acquistare, regalare e scaricare
Da
craphound.com/walh si può acquistare il libro in formato tascabile o rigido, oppure si possono acquistare copie da regalare ad una biblioteca – o anche l’audiolibro in formato mp3 o ogg.
Tuttavia si può anche scaricare liberamente (le versioni audio possono essere scaricate singolarmente per ciascun capitolo). Per quanto riguarda le versioni elettroniche, Doctorow ha prodotto e va aggiornando simultaneamente il testo nei formati aperti html, txt, odt, pdf e sst attraverso un file master
SiSu. Poiché questi sono formati aperti, vi sono persone che ne hanno derivato versioni in altri formati ancora. Tutte quelle così attualmente disponibili si trovano in
craphound.com/walh/e-book/browse-all-versions.
Imparare con “Un piccolo aiuto”
Tutto questo materiale, insieme alla “meta” documentazione che lo accompagna offre svariate opportunità di apprendimento.
Pubblicazione
Ovviamente, la descrizione dettagliata del progetto che Doctorow offre, è molto utile per chiunque si voglia avventurare nel mondo dell’auto-pubblicazone, al di là della cerchia ristretta della famiglia e degli amici. Ma può essere utile anche per la pubblicazione convenzionale. Per esempio, nella nota aggiunta da Publishers Weekly al
suo primo articolo sul progetto si legge
Cory ci fornisce i particolari della sua ultima fatica, realizzata in auto-pubblicazione, insieme alle sue opinioni generali sui problemi che lui – come molti di voi – si trova ad affrontare nel mondo della nuova editoria.
(…) Siamo certi che le posizioni di Cory vi sembreranno allo stesso tempo divertenti, stimolanti e provocatorie. Ci rendiamo conto che ciò che può funzionare per Cory non è detto che funzioni anche per voi. Tuttavia, siamo sicuri che le sue prospettive saranno di aiuto per approfondire i vostri pensieri sulle vostre opere, sul vostro business – ed anche sul vostro futuro.
Altre opportunità di apprendimento
Questa esortazione alla riflessione – contrapposta alla mera ricezione di concetti preconfezionati – mette in luce altre opportunità di apprendimento che possiamo scovare in “Con un piccolo aiuto”. Eccone giusto alcune.
- L’introduzione alle versioni audio dei racconti, menzionata all’inizio di questo post, ci può condurre ad un approfondimento del contesto originale della citazione di Woody Guthrie e di quello delle licenze Creative Commons.
- Ciascun racconto è seguito da una breve postfazione dove Cory Doctorow commenta brevemente motivazione e tecnica del racconto. I lettori si potrebbero domandare come mai tali considerazioni vengano offerte in una postfazione anziché in una prefazione, e come questa postfazione possa influenzare o meno la riflessione sul racconto.
- Ogni lettura delle medesima storia è diversa dalle altre, anche se fatta dalla stessa persona. Così, potrebbe venire la curiosità di esplorare l’interpretazione che soggiace alla versione audio di una data storia.
- Alcuni dei racconti sono già stati tradotti in altre lingue. Ad esempio, guardate un po’ la lista di traduzioni di “Scroogled” disponibili in craphound.com/?p=1902 – per tradurre non c’è bisogno di chiedere il permesso che è implicito nella licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo. In ogni caso, è appropriato se non addirittura doveroso, sotto tale licenza, informare Cory Doctorow della vostra traduzione, una volta che l’avete fatta.
- Se sapete un po’ d’inglese ma non sufficientemente per leggere agilmente i racconti, potete usare Google Translate. Così com’è, quella traduzione automatica non è certamente digeribile. Tuttavia, scegliendo l’opzione “visualizzare l’originale”, è possibile evitare di vedere l’intera traduzione ma solo quella di una singola frase, sorvolandola con il mouse, il che può esser d’aiuto per la comprensione del testo (a patto di applicarvi il senso critico).
- Potete anche leggere il testo originale attraverso l’interfaccia di Lingro: in questo caso, cliccando su di una parola se ne potrà vedere la traduzione in una delle 10 lingue offerte da Lingro (o, se non conoscete nessuna di queste, potete vedere la definizione inglese del termine data da diversi dizionari), per poi aggiungerla ad una propria lista personale di vocaboli. Certo, ci vogliono delle precauzioni: per esempio l’intero testo di “Con un piccolo aiuto” è un po’ troppo lungo per Lingro e rischia di appensantire la funzionalità del browser. In questi casi conviene salvare il racconto in un file e usare l’opzione “File viewer” di Lingro.
- Potete sbirciare il testo della storia mentre la state ascoltando, cercando di guardare il meno possibile. Oppure potete confezionare uno pseudo-video utilizzando il file audio della storia, pubblicarlo in maniera compatibile con la licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo, e utilizzare la versione testuale per sottotitolarlo accuratamente. Per esempio, recentemente ho caricato in blip.tv/file/4706182 un finto video del racconto “Scroogled” di Doctorow letto da Wil Wheaton, poi l’ho sottotitolato in universalsubtitles.org/en/videos/FKXCpwJMLTVM (qui c’è un how to).
La chiave è l’apertura (openness)
In
Con un piccolo aiuto: mi potete sentire ora? (Publishers Weekly, 7 dicembre, 2009), Doctorow ha raccontanto della sua rinuncia a vendere un precedente audiolibro attraverso Amazon’s Audible e iTunes: iTunes aveva insistito per proteggere il materiale mediante DRM
[4], mentre Audible, che impiega una licenza per gli utenti finali che vieta loro di spostare un audiolibro su di un altro congegno, aveva rifiutato di acconsentire alla richiesta di Doctorow di mollare questo vincolo per il suo audiolibro, apponendo questa semplice licenza d’uso
[5]:
La Random House Audio e Cory Doctorow, proprietari dei diritti su questa registrazione, le consentono di impiegare questo libro nei modi previsti dalla legislazione sul copyright del suo paese.
Successivamente, nella
Prima legge di Doctorow (Publishers Weekly, 2 agosto 2010), ha narrato le migliori sorti incontrate con la “Kindle division” di Amazon, con Barnes & Noble e Kobo, aziende le quali avevano acconsentito tutte a vendere l’e-book “Con un piccolo aiuto” senza DRM e con questa licenza:
Se il venditore di questa versione elettronica ha imposto restrizioni contrattuali o tecniche che ostacolano la riformattazione o la conversione di questo libro per la lettura su di un altro congegno o mediante un altro programma software, visiti per cortesia
http://craphound.com, dove potrà trovare versioni alternative in formato aperto, autorizzate dal proprietario dei diritti per questo lavoro, Cory Doctorow. Sebbene Cory Doctorow non possa esimerla da qualsiasi obbligo contrattuale o di altra natura legale nei confronti di qualunque altra parte con la quale lei abbia concordato l’acquisto di questa versione, lei ha comunque il suo consenso di fare tutto ciò che è in osservanza con la legislazione sui diritti d’autore in vigore nella sua giurisdizione.
Invece, iTunes di Apple e Sony hanno rifiutato, mancando così l’opportunità
di vendere “Con un piccolo aiuto”. Nel suo articolo, Doctorow analizza ulteriormente i paradossi cui vanno incontro i venditori quando inficiano il diritto degil autori a determinare come le proprie opere possano essere impiegate, che è di fatto il primo diritto menzionato nelle leggi sul copyright della maggior parte dei paesi.
Inoltre, nessuna delle attività d’apprendimento menzionate prima (e nessuna di tante altre possibili) potrebbe avere luogo con testi o file audio “protetti” mediante DRM e/o con una licenza d’uso per l’utente finale che impedisca la riformattazione e il riuso. Quello dell’istruzione è stato un settore particolarmente remunerativo per l’editoria fino ad ora. Tuttavia, gli editori dovrebbero essere consapevoli che, indipendentemente dalla serietà e dalla qualità di un materiale educativo digitale, se questo non può essere riusato e modificato nelle attività formative, gi insegnanti probabilmente inizieranno a fare acquisti altrove.
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[2] la nostra SIAE: Società Italiana Autore ed Editori
[3] Think like a Dandelion
[4] Digital Rights Management, sistemi di gestione dei diritti digitali che consentono di rendere protette, identificabili e tracciabili le opere digitali.
[5] La Random House Audio è l’azienda che produce audiolibri su CD con la quale Doctorow aveva un precedente accordo. Insieme avevano poi fatto la proposta di diffondere gli audiolibri anche in mp3 a Audible, che è specializzata in questo tipo di distribuzione.