Cory Doctorow in Italiano

20 dicembre 2009

Recensioni :: Racconti :: Overclocked: Stories of the Future Present

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Copertina di Overclocked Titolo originale: Overclocked: Stories of the Future Present
Autore: Cory DoctorowAnno: 2007
Nazione: Canada
Lingua: Inglese
Editore: Thunder’s Mouth Press

Genere: Fantascienza
Pagine: 304

Overclocked: Stories of the Future Present è una raccolta di sei racconti di fantascienza. Nella miglior tradizione della fantascienza, Cory Doctorow parte da tecnologie attuali e cerca di estrapolarne i possibili sviluppi e la loro influenza sull’umanità. Particolare attenzione è dedicata all’Informatica, alle tematiche dell’Intelligenza Artificiale e della capillare e inarrestabile diffusione della Conoscenza. Tuttavia i racconti di Overclocked non sono racconti cyberpunk: sono sicuramente cyber, ma non punk, anzi all’opposto; Doctorow ha una visione completamente positiva della scienza e della tecnologia e per lui il progresso tecnologico coincide con il Progresso. Nelle varie storie, i “Cattivi” sono sempre quelli che ostacolano il progresso scientifico/tecnologico e la libera circolazione delle idee. Che ci sia un margine di rischio nello sviluppo scientifico non viene preso in considerazione.

Inquadrata la filosofia di Doctorow, le sei storie sono le seguenti:

Printcrime. Un microracconto su un futuro nel quale è possibile usare stampanti tridimensionali per riprodurre qualunque oggetto (stile replicatori di Star Trek). Purtroppo i Signori del Copyright non apprezzano. Pochissime pagine, che è più semplice leggere che riassumere. Storiella che lascia il tempo che trova. chikas_pink20.gif

When Sysadmins Ruled the Earth. Un gruppo di amministratori di sistema asserragliati in un centro elaborazione dati assiste impotente a quella che pare essere la fine del mondo. L’idea di questo racconto è quella di mettere al centro di una storia apocalittica, al posto dei soliti soldati, scienziati, o anche solo uomini qualunque, un branco di geek. Il racconto funziona ed è divertente fin quando dura lo scherzo, ovvero finché si sorride davanti alla scala di valori morali e pratici dei protagonisti, scala così diversa e surreale rispetto a quella delle persone “normali”. Però ogni scherzo è bello quando dura poco, e qui Doctorow tira un po’ troppo per le lunghe, tra l’altro scantonando dal dilemma etico fulcro della storia (Internet può avere un valore in sé, anche se usata per scopi “malvagi”, o è solo mero strumento?)
Nel complesso un discreto racconto, che avrebbe meritato un miglior finale. Non semplice da seguire la terminologia informatica, usata senza pietà per il lettore chikas_pink60.gif (ma in fondo è giusto così: i protagonisti sono tutti sysadmin e sanno di quel che parlano, incombe l’Apocalisse, non c’è davvero tempo per le spiegazioni).

Anda’s Game. Anda è una ragazzina dodicenne appassionata di giochi online. Quando però comincia a giocare per soldi, soldi veri, la situazione le sfugge di mano. Questo racconto, che per certi versi mi è sembrato una versione per ragazzini ( kaos-whiteusagi01.gif Perciò è il racconto giusto per te! kaos-whiteusagi06.gif ) di Dogfight di Gibson & Swanwick, è anche l’unico a non essere di fantascienza: purché per certi versi incredibile, si basa su fatti reali (come lo stesso Doctorow spiega nell’introduzione).
Non mi è piaciuto. Si legge volentieri, ma troppo spesso più che un racconto di (fanta)scienza pare una predica. I bravi bambini fanno sport, non passano tutto il tempo davanti al PC, non giocano per soldi e aiutano i bambini poveri delle nazioni più sfortunate. Sarà, ma tutto ’sto zucchero mi ha già cariato almeno un dente. chikas_pink55.gif

Anda's Game Copertina
Copertina del fumetto ispirato al racconto Anda’s Game

I, Robot. Sullo sfondo di una guerra mondiale, un detective deve indagare sulla sparizione della figlia adolescente. Il nostro detective vive in una futura America che ha regolamentato ogni aspetto della vita sociale e dell’etica, in maniera simile a 1984 di Orwell. Tutti sono spiati da un’agenzia governativa chiamata Social Harmony e i robot sono tutti costruiti per obbedire pedissequamente alle asimoviane tre leggi della robotica. I nemici dell’America invece hanno abbandonato qualunque remora: i loro robot, non vincolati dalle tre leggi, hanno sviluppato un’intelligenza superiore persino a quella degli esseri umani e sono diventati il motore di un progresso inarrestabile, che ha già permesso l’immortalità e presto consentirà viaggi interstellari. chikas_pink11.gif
È un racconto per certi versi curioso. Qui la fiducia di Doctorow per la tecnologia raggiunge il suo apice: il progresso scientifico è sempre positivo! Persino le tre leggi della robotica, che pure per molti versi paiono sensate, nel racconto assumono un aspetto negativo, in quanto anche solo possibile ostacolo al progresso. Nessuna remora, nessuna etica, nessuna morale, se possono ostacolare lo sviluppo della scienza: per Doctorow il risultato finale sarà il Paradiso sulla Terra. Onestamente, Doctorow mi pare un pochino troppo ottimista, chikas_pink43.gif e il racconto non giustifica in pieno questo ottimismo. Ma rimane un’interessante lettura.

I, Row-Boat. Il più fantascientifico e bizzarro dei racconti nell’antologia. Protagonisti: una barca a remi senziente e la barriera corallina, anche lei dotata di autocoscienza. chikas_pink03.gif In un futuro dove gli essere umani hanno abbandonato la Terra e i loro corpi fisici, per sopravvivere sotto forma di pura informazione in una rete che si estende per tutto il Sistema Solare, la Barca-a-Remi del titolo trasporta robot umanoidi nei punti migliori per delle immersioni. Quando però la Barriera Corallina lungo la quale scendono i sommozzatori acquista anche lei coscienza, cominciano i guai.
È difficile giudicare un racconto che parte da premesse tanto bislacche, ma mi è piaciuto. Le considerazioni filosofiche – religiose della Barca-a-Remi sono a tratti interessanti e si inseriscono bene tra le scene più movimentate. La Barriera Corallina è di sicuro uno dei “Cattivi” più singolari che si possano immaginare.

After the Siege. Il racconto più lungo e probabilmente il migliore. Ispirato all’assedio di Leningrado durante la Seconda Guerra Mondiale, racconta le vicende della tredicenne Valentina, impegnata a cercare di sopravvivere con ogni mezzo all’assedio della sua Città.
La storia è ambientata nel futuro, probabilmente lo stesso futuro di Printcrime, nel quale è possibile “stampare” e riprodurre ogni sorta di manufatto, così come ai giorni nostri è possibile copiare senza alcun problema ogni genere d’informazione. Questo dovrebbe portare benessere a tutta l’umanità, ma non è così: quando la Città comincia a usare le stampanti tridimensionali infischiandosene di royalties e diritti, viene attaccata.
Ne segue una guerra spietata, durante la quale più d’uno cercherà di lucrare sulla catastrofe in corso. Valentina invece cercherà solo di uscirne viva insieme ai genitori e al fratellino.
Il racconto è una discesa nella Tragedia, chikas_pink01.gif via via che le condizioni in Città si fanno sempre più drammatiche. Con maestria Doctorow accompagna Valentina e il lettore nella Disperazione, finché… non svelo il finale, ma lascia perlomeno perplessi. Nonostante ciò, è una gran bella storia! chikas_pink23.gif

Cory Doctorow scrive in uno stile diretto e senza fronzoli. Il suo inglese si legge volentieri e senza difficoltà, se si esclude la terminologia tecnica (ma con l’aiuto del Coniglietto Grumo kaos-whiteusagi03.gif e di Wikipedia si possono superare anche gli ostacoli più duri!) Le idee alla base delle storie sono interessanti e spesso anche affascinanti, un po’ meno le storie vere e proprie, “malate” di un ottimismo alle volte davvero fuori luogo. I personaggi sono in troppe occasioni creati a uso e consumo della trama, anche se Valentina o la Barca-a-Remi rimangono impressi.

Tutto sommato, consiglierei Overclocked a chi sia appassionato di Informatica o abbia interesse per le problematiche riguardanti la libera circolazione delle idee, il ruolo della censura e il conflitto fra proprietà intellettuale e interesse della comunità.
Ovviamente è un’ottima lettura anche per chi è “solo” appassionato di buona fantascienza! chikas_pink42.gif

Fonte: http://fantasy.gamberi.org/2007/07/17/recensioni-racconti-overclocked-stories-of-the-future-present/

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